Il latte è il protagonista del sistema che questo documentario racconta e spiega in modo chiaro e semplice.
Un film che ci aiuta a capire meglio come funziona il mondo del latte in Europa e a prendere coscienza della situazione.
Perchè in questo modo si acquista con consapevolezza, e questo ci da la possibilità di scegliere.
Il latte è un business enorme, capace di fatturare cifre da capogiro per le grandi aziende del settore. Queste sono alla ricerca continua di una crescita infinita e globale, puntano tutte le loro strategie di marketing a un unico obbiettivo, trovare nuovi gruppi di consumatori.
Il regista di questo documentario parla con allevatori, che sono diventati imprenditori frustrati, ossessionati dai volumi di produzione e dagli scostamenti di prezzo del latte.
Gli allevatori sono ormai ostaggi di questo sistema, prima delle latterie, queste potenti centrali che acquistano il latte e decidono il prezzo, e poi ancora delle banche, perché sempre in perdita, e dipendenti dai sussidi diretti che la Politica Agricola Comunitaria attribuisce loro, ormai quasi unica ragione di sopravvivenza.
Ovviamente fattori come la sostenibilità non sono tenute assolutamente in considerazione.
Sapevi che…
- Ogni litro di latte prodotto equivale a tre litri di liquame?
- La vita media di una mucca è di 20 anni, mentre in questi allevamenti, si riduce a 5 anni per lo sfruttamento e lo stress che viene loro provocato?
- Le mucche provengono da selezioni genetiche e per produrre enormi quantitativi di latte devono ricevere cibi e trattamenti speciali? Non vivrebbero due giorni in un prato. Non hanno mai mangiato l’erba.
- La crescita della produzione del latte è arrivata al punto tale da spingere l’Ue, nel 2016, a offrire agli allevatori 14 centesimi per ogni litro di latte in meno, e in altri casi, a sostenere la macellazione degli animali?
- Gli animali sono alimentati con mangimi misti di cereali e fieno, per la produzione dei quali, si bruciano e abbattono foreste, e si sottraggono enormi superfici all’alimentazione umana?
In conclusione in gioco ci sono il nostro habitat, le campagne, il tessuto sociale, ma anche la nostra salute e quella delle generazioni a venire.
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